ECONOMIA, SQUINZI: BENE MISURE DEL GOVERNO SU CRESCITA

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Semplificazioni, agenda digitale e green economy: la direzione per rilanciare la crescita in Italia è quella giusta. Il via libera alle misure annunciate dai ministri Corrado Passera e Filippo Patroni Griffi – la seconda tranche di provvedimenti in arrivo a settembre – arriva dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

«Le ulteriori misure a sostegno della crescita annunciate in questi giorni da alcuni esponenti del Governo vanno nella giusta direzione. In particolare, gli interventi su semplificazione, agenda digitale, green economy rappresentano un tassello importante per la ripresa dell’economia del nostro Paese». Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi commenta le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dai Ministri Passera e Patroni Griffi sulla seconda tranche dei provvedimenti sulla crescita in arrivo a settembre.

Il numero uno degli industriali commenta anche la proposta formulata oggi al Meeting di Rimini dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico Mario Ciaccia: «puntare in modo deciso sull’utilizzo della fiscalità come leva per favorire gli investimenti in infrastrutture è una scelta che Confindustria condivide pienamente e che ha già sostenuto da tempo insieme alle più importanti Fondazioni e Istituzioni finanziarie, pubbliche e private, del nostro Paese».

Infine, Squinzi chiede investimenti economici diversificati e contributi finanziari per potenziare la rete infrastrutturale. «Gli interventi per rilanciare la crescita realizzati finora dal Governo, soprattutto sui Project Bond, pongono l’Italia all’avanguardia tra i Paesi UE nell’attuare le conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno. Una più ampia e coerente defiscalizzazione dei nuovi investimenti determina un ulteriore e decisivo contributo finanziario alla riduzione del nostro gap infrastrutturale – conclude il presidente di Confindustria – e, rendendo possibile la realizzazione di opere altrimenti non realizzabili, rappresenta un volano per l’economia e per l’occupazione, senza alcun onere per la finanza pubblica».

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