NO MONEY, NO CRY

Cronaca tragicomica di un’Italia in crisi. Nessuna fascia della popolazione è immune dal virus della povertà: gli anziani sono passati dalla pensione alla mezza pensione, mentre i giovani cantano il remake di una famosa canzone di Mogol-Battisti: Non lavoro… e penso a te. Nemmeno nel resto d’Europa la situazione migliora. Se qui abbiamo la cricca, a Bruxelles comanda la crucca, Frau Angela Merkel, che ritiene che i tedeschi abbiano le palle e che gli italiani siano dei coglioni. Per non parlare di ciò che pensa del governo di Atene: dalla Magna Grecia alla Magna ’sta Grecia. Intanto la benzina costa più del chianti e il gasolio più del franciacorta. “Meglio una Francia corta che un’Italia lunga”, ha commentato Umberto Bossi. Ma anche a lui sta dicendo male, tanto che Zaia e il sindaco Tosi, delusi dal senatur e famiglia, stanno scrivendo la sceneggiatura di un film sulla secessione del Nord-Est: Via col Veneto. Il tutto mentre alla buvette romana di Monti-Citorio si serve ancora il caffè  corrotto. Insomma, non c’è niente che funziona in questa Italia. Eccezion fatta per il senso dell’umorismo. Ce ne dà un chiaro esempio il bravissimo Davide Rota, specializzato in umorismo lùmbard con bersaglio Roma ladrona. L’autore di Curs de lumbard per terùn prende di mira il governo dei tecnici, la casta dei partiti italiani, gli euroburocrati, gli industriali con il maglioncino a girocollo e tutti gli altri tragici protagonisti di questa malconcia Italia, per colpirli con il divertentissimo dardo della satira.

Davide Rota (Luino, 1959) è attore e autore comico. Per Mondadori ha pubblicato fra gli altri Curs de lumbard per terùn (1995), Padania fai da te (1996) e Curs de lumbard per balùba (2010).

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto